Seguiamo la voce nelle tenebre
Ci domandiamo chi suona,
Ma la pipa non dice nulla
E allora pariamo con esitazione
Nell’ acqua ci riavviciniamo, nell’ acqua
Ci rassomigliamo ci metamorfosiamo
Il desiderio ci spinge a guardarci
Allora beviamo un goccio di vino
Accendi il lume
Per rinnovare il banchetto
Il tempo esisteva già prima dell’ attitudine dell’ uomo ad addomesticarlo
Nel lago profondo dei nostri occhi
La luce c’è
Avvinta alla carne
Alla pelle del collo
Cercando le tue piume tu cerchi le mie
Il peggio è che manchiamo di spinta
Invece il pellegrino si fa aiutare dal pellicano o dall’ aquila,
Invece le nostre coscenze sono perse nell’ uragano delle nostre conoscenze,
Come tappi gallenggiando tacitamente gli animi sono dei tamburi battenti
Pietre suonanti
Ci domandiamo chi suona,
Ma la pipa non dice nulla
E allora pariamo con esitazione
Nell’ acqua ci riavviciniamo, nell’ acqua
Ci rassomigliamo ci metamorfosiamo
Il desiderio ci spinge a guardarci
Allora beviamo un goccio di vino
Accendi il lume
Per rinnovare il banchetto
Il tempo esisteva già prima dell’ attitudine dell’ uomo ad addomesticarlo
Nel lago profondo dei nostri occhi
La luce c’è
Avvinta alla carne
Alla pelle del collo
Cercando le tue piume tu cerchi le mie
Il peggio è che manchiamo di spinta
Invece il pellegrino si fa aiutare dal pellicano o dall’ aquila,
Invece le nostre coscenze sono perse nell’ uragano delle nostre conoscenze,
Come tappi gallenggiando tacitamente gli animi sono dei tamburi battenti
Pietre suonanti